La festa di San Giuseppe, che si celebra il 19 marzo, è una festa che ha origine nella cristianità a partire dal IX secolo. La devozione al Patriarca fin dall'epoca Medievale, ma particolarmente nel clima della Controriforma cattolica, ha fortemente incentivato questa festa elevandola a solennità.La festa di San Giuseppe in Sicilia, grazie alla predicazione degli ordini religiosi in età Moderna, è entrata profondamente nella sensibilità del popolo che ne ha sempre sottolineato l'espressione di paternità, declinata attraverso varie espressioni di carità e attenzione ai poveri. Da questo scaturiscono le varie "tavolate" o banchetti rituali che in molti centri dell'isola si imbandiscono ormai per tradizione in maniera fortemente formale, ma che nel passato era l'occasione reale ed effettiva di avere un'attenzione ai poveri e particolarmente ai bambini tra questi.
A Regalbuto la tradizione si colloca dentro l'espressione generale della cristianità, la festa ha una caratterizzazione semplice che si concretizza in tre momenti diversi. Il primo momento è la processione mattutina dei "palieddi" in cui sono protagonisti i bambini che recano queste tavolette con l'effige del Patriarca e riccamente decorate, poste su una piccola asta che serve da manico. Questa è l'elemento particolare della festa di Regalbuto in quanto non si trovano riscontri in altri centri dell'isola. I bambini si recano in chiesa in processione in un clima festante e colorato grazie ai palieddi. Giunti in chiesa si ha un momento di preghiera, a conclusione si esce dalla chiesa e si svolge una breve processione intorno alla piazza antistante per poi concludersi. Il secondo momento è costituito dal pranzo tradizionale delle "virgineddi", interpretazione locale del pranzo dedicato ai poveri che qui si è identificato con le bambine povere. Un momento che è quasi scomparso a causa del cambiamento della società, ma che sopravvive nonostante tutto. Il pranzo si svolge nei quartieri e, oltre ai cibi definiti per tradizione, è occasione di aggregazione e di incontro tra gli abitanti del quartiere. Il terzo momento di carattere liturgico, avviene la sera con la santa Messa solenne a cui segue la processione con il simulacro del santo per le vie del centro abitato.