Siamo al centro della Sicilia, in quella parte dell'isola che i Romani chiamarono "umbilicus Siciliae" e che gli Arabi segnarono nelle carte geografiche come ideale spartiacque tra la Val Demone e la Val di Noto. Una piana sconfinata dove un incredibile silenzio si accompagna a una natura quieta e delicata ma che allo studioso ricorda le mille battaglie legate alle storiche mire di conquista dell'uomo: l'era dei Siculi, il processo di ellenizzazione degli abitanti a opera dei Greci, l'epoca romana, l'avvento degli Arabi e poi di Normanni, Svevi, Angioini, Spagnoli sino alla dominazione borbonica, travolta, alla fine, dai moti garibaldini e dall'unità d'Italia. Per queste terre transitò intorno alla fine del Settecento Wolfgang Goethe provando grandi emozioni dinanzi a natura e paesaggi incantati. Un'immensa radura che fu per lunghi decenni un fertilissimo granaio sino all'operosa trasformazione che del luogo fu avviata poco dopo il 1950. Essa offre brani di pace silente e visioni d'incanto. Il tutto arricchito a distanza dalla massiccia mole dell'Etna ammantato di neve che sembra suggellare un panorama di rara bellezza. Per assicurare l'irrigazione degli agrumeti di parte dell'Ennese e della piana di Catania, oltre che per alimentare una centrale idroelettrica, Regione e Stato decisero di realizzare un bacino che ancora oggi è fra i più estesi d'Europa. Ci sono voluti quasi dieci anni per completare la costruzione di questo vero e proprio lago denominato Pozzillo la cui lunga striscia argentea somiglia curiosamente a una elegante cravatta e la cui vista quasi nobilita i caratteri di un pezzo di Sicilia probabilmente sconosciuta ancora a molti. Dalla fusione delle contrade Cangemi, Prato e Buterno è stata come ricavata un'area che si estende per circa quindici chilometri in cui è sorto un bacino imbrifero di rimarchevole portata. E ciò quasi a voler incentivare la caratteristica vocazione della provincia di Enna definita la "provincia dei laghi" per via del progressivo sorgere di ben cinque potenti serbatoi mirati a irrigare le arse campagne isolane.
Dati Tecnici
La diga di Pozzillo o lago Orcel, ottenuta dallo sbarramento del fiume Salso è stata ultimata nel 1959, costruita per conto dell'Ente di Sviluppo Agricolo ed attualmente gestita dall'Enel. La stessa ha destinazione idroelettrica ed irrigua. Tecnicamente il muro è a gravità realizzata con blocchi di calcestruzzo con interposti giunti di scorrimento. Con un'altezza massima di 59 m ed uno sviluppo di 319 m, sottende un bacino imbrifero di 580 Kmq con una capacità totale di 150.000.000 di mc di acqua. Allo stato attuale solo le aree adiacenti al lago Pozzillo, al fiume Salso e alla parte montana a nord del territorio comunale garantiscono per la fauna migratoria in transito un buon habitat di ristoro, pastura ed anche valide condizioni per la riproduzione.
Turismo
Ai fini dello sfruttamento turistico si stanno prevedendo:
- Recupero ambientale con ripopolamento floristico e faunistico lungo i percorsi del Salso e del Lago Pozzillo
- Realizzazione o sistemazione di percorsi territoriali, fluviali o lacustri attrezzati con tipologie pedonabili, ciclabili e percorribili a cavallo
- Realizzazione di aree di parcheggio a servizio di percorsi territoriali
- Realizzazione di aree attrezzate per sosta ed attività sportivo ricreative a servizio di percorsi territoriali
- Realizzazione di attrezzature territoriali per il pernottamento a servizio di percorsi territoriali: aree di parcheggio, rifugi, ricovero cavalli
- Consolidare e riqualificare le aree attrezzate esistenti migliorando l'offerta di servizi pubblici (centri visitatori, aree per pic-nic, spogliatoi, servizi ecc.) e coordinando l'offerta privata; si è ritenuto, infatti, che tali aree possano costituire per le loro caratteristiche una importante occasione per la realizzazione di poli attrezzati destinati a una fruizione di massa del lago Pozzillo
- Sfruttare e valorizzare la zona prossima al lago e più accessibile, che è quella di C.da Piano Arena, lasciando inalterate le sponde poste a nord le quali presentano una notevole bellezza e che verranno potenziati con interventi di ingegneria naturalistica. In C.da Piano Arena, area in prossimità della sponda Est del Lago, esistono delle attrezzature sportive già esistenti che possono diventare un polo d'attrazione anche per i comuni limitrofi che presentano carenze da questo punto di vista. Tra le aree destinate agli impianti sportivi verranno intercalate delle zone atte ad ospitare i parcheggi per i fruitori delle sponde del lago, nonchè piccole costruzioni destinate ai servizi igienici, uffici informazioni e collegate alle aree che ospiteranno manufatti ricettivi come bar, ristoranti, ecc. Come detto, a diretto contatto con la zona sportiva viene, è in previsione un'ampia area destinata a vere e proprie strutture ricettive finalizzate al pernottamento: villaggio turistico, aree di campeggio, rifugi, ecc...
Vi si arriva attraverso:
- Autostrada PA-Ct A19 con svincolo presso Catenanuova
- Strada statale 121 Palermo - Catania
- Strada provinciale Regalbuto - Catenanuova
- Strada provinciale n. 59 Piano del Pero - svincolo per Agira
- Strada provinciale n. 60 Regalbuto - Piano Mattino
- Strada provinciale n. 69 Regalbuto - Sparacollo
- Strada provinciale n. 83 Regalbuto - Lago Pozzillo
- Strada provinciale n. 56 Sparacollo - Troina
- Strada consortile Regalbuto - Centuripe
- Strada consortile Regalbuto - Gagliano Castelferrato
Esiste, inoltre, un tratto ferroviario, in disuso, proveniente da Motta S. Anastasia con una stazione in territorio di Regalbuto in C.da Piano Arena; nonchè tutte le strade comunali e rurali distribuite nell'intero territorio.